Blog - Chelazione

Piccola guida alla meditazione

Piccola guida alla meditazione

di Veruska Sbrofatti

Ogni stimolazione odorosa provoca una corrispondente risposta emotiva, come sanno bene gli studiosi di aromaterapia. Proviamo ora a sperimentare una semplice forma di meditazione che utilizza come strumento la stimolazione olfattiva.

Per prima cosa procuriamoci degli incensi o dei fiori dal profumo gradevole. (Il termine “profumo” proviene dall’antica usanza di offrire alle divinità fragranze gradevoli, solitamente di fiori, come sacrificio rituale attraverso il fumo, dal latino: pro-fumo). Cerchiamo un ambiente silenzioso, non troppo illuminato e ben areato (nel caso si brucino incensi). Assumiamo una postura comoda, ad esempio sediamoci con la schiena dritta e le gambe incrociate. Accendiamo l’incenso mantenendolo ad una distanza media, oppure prendiamo in mano i fiori. Respiriamo lentamente e profonda_mente, senza forzare il ritmo, concentrandoci sulle sensazioni che la stimolazione olfattiva provoca in noi. Accogliamo, assaporiamo ed ascoltiamo ogni emozione che la fragranza ci fa rivivere. Potremmo scoprire che un determinato profumo ci fa rievocare una scena della nostra infanzia o che un altro tipo di fragranza può “connetterci” con alcuni aspetti inesplorati dell’inconscio. Se alcuni pensieri dovessero sopraggiungere ad interrompere la nostra meditazione, immaginiamo di vederli scorrere via come gocce d’acqua sopra una superficie di vetro, senza tentare di trattenerli.

Non preoccuparti

Non preoccuparti

E’ il secondo dei 5 principi; la filosofia del Reiki racchiusa in 5 semplici precetti, quasi i consigli di una madre amorevole per il figlio. Non preoccuparti! Sembra facile, ma non lo è in effetti, come non preoccuparsi se tutto intorno a noi desta preoccupazione? Ci alziamo la mattina e subito la prima preoccupazione: farò tardi al lavoro, avrò dimenticato qualcosa, dovevo portare qualcosa? Quanti dubbi, quante preoccupazioni; tutte in così poco tempo! Poi ci sono le grandi preoccupazioni: mi amerà ancora? Sarà arrabbiato/a con me, avrò fatto qualcosa di sbagliato? Tutto questo non crea altro che preoccupazione! E i figli? Chi ha figli sicuramente capirà cosa intendo dire quando, ad esempio, si fanno male o sono malati, oppure hanno dei problemi o sono tristi. La somma di tutte queste preoccupazioni alla fine ci porta ad avere energie basse, ci sentiamo tristi, stanchi, demotivati. Ma in realtà non è poi così difficile non preoccuparsi: basta essere positivi e credere nel principio basilare per cui nessuna prova, incontrata nella vita, in realtà ci dovrebbe realmente creare preoccupazione perché evidentemente tutte le prove da noi affrontate erano comunque alla nostra portata. Lo dimostra il fatto che siamo ancora qui a leggere questo articolo, con un passato alle spalle di prove superate e un futuro di prove ancora da affrontare, ma con lo spirito giusto nulla ci darà preoccupazioni, ma solo la soddisfazione di avercela fatta nuovamente.

L’Aspettativa

L’Aspettativa

L’abbandono all’Universo, messo in evidenza nel Reiki tradizionale giapponese, serve ad essere felici qualunque cosa accada.
L’aspettativa impedisce di lasciarsi andare, di abbandonarsi completamente cullati dalle buone mani dell’Energia cosmica. Si tratta di un’emozione plasmata dagli esseri umani, creata dalla mente, che non sempre ha ragione. Al contrario tutto ciò che accade è dettato da una saggia legge, che regolamenta il “Tutto” del quale facciamo parte e che tende sempre a creare armonia fra le varie forme di vita.
Se ci si aspetta che l’universo mandi qualcosa, proprio l’aspettativa lo può bloccare. Ad esempio: una persona può non aspettarsi una vincita al gioco e può giocare al lotto solo per il piacere di farlo.
Ad un tratto si sente dire da un’esperta sensitiva (in grado di leggere le vibrazioni che questa persona emana in quel momento e quindi di prevedere ciò che essa sta attirando a sé in quel preciso istante) che vincerà una grossa somma al gioco; può accadere che la persona così informata cominci a creare un’aspettativa sulla vincita predetta, modificando così le proprie vibrazioni e perdendo la sintonia con le frequenze precedenti.
La persona, così facendo, bloccherà l’arrivo della vincita proprio per mezzo di quell’aspettativa. Non è detto che debbano per forza esserci sofferenza, poi felicità e poi di nuovo sofferenza… può esserci la
felicità, seguita da un altro tipo di felicità e poi ancora da un’altra felicità. Un’unica felicità potrebbe trasformarsi in noia, se invece le permettiamo di variare, potrebbe durare più a lungo.
Basta essere sereni durante il cambiamento. Basta seguire il naturale andamento dell’Universo.
E quale modo migliore, se non canalizzando e restando sempre in contatto con le vibrazioni dell’ energia che lo muove?
Quest’energia in Giappone è chiamata Reiki.

“Lo Sciamano” di Citlalli Castañeda

“Lo Sciamano” di Citlalli Castañeda

Sciamano è parola internazionale ma pochi ne conoscono esattamente il significato. Io tenterò di spiegare che cosa rappresenta per i “concheros”, coloro con i quali ho trascorso lunghi periodi sulle montagne sacre del Messico. Lo sciamanesimo nasce da un fattore culturale delle antiche popolazioni in risposta ad alcune domande, per esempio: “Dove vanno a finire i morti? le piante, gli animali e gli uomini?..cosa accade loro quando lasciano il corpo fisico?” La risposta è che finiscono nel mondo degli spiriti. In un luogo che non si può vedere. Per le popolazioni, per le quali il legame con la natura era essenziale, quando la natura non li nutriva perchè il terreno non era fertile o perchè doveva riposare, ciò era un qualcosa di negativo che non capivano, e lo attribuivano al mondo degli spiriti.
Chi era in grado di risolvere questi problemi, veniva (e tuttora viene) identificato dalla comunità come “sciamano”, ovvero, colui che è in grado di comunicare conun luogo sopraelevato e con i suoi abitanti.
Egli è un guerriero che combatte il negativo del mondo degli spiriti e che lascia entrare in sè lo spirito che protegge la salute e la fertilità, la produttività del terreno.
E’ una guida spirituale in grado di comunicare con gli spiriti che, se vogliono, ti guariscono, altrimenti rimani malato.
Per questo, ha prima vissuto un profondo legame con la natura, tramite iniziazioni che variano da tribù a tribù.
Una delle pratiche utilizzate da questi “uomini della conoscenza” è l’offrenda che consiste nel dedicare tempo, energie e denaro per dare qualcosa agli spiriti per ottenere la loro benevolenza.
Ogni procedura consta sempre nel chiedere il permesso prima di compiere un’azione e sempre si ringrazia dopo averla terminata.
I concheros vivono seguendo la legge del “Compartir”, che diviene un modo di vivere.
Fra questi popoli esisteva un senso della comunità molto forte, che tuttora persiste nei loro discendenti, coloro che tentano di mantenere intatte queste tradizioni.
Se ti faccio un favore, l’ho fatto a me stesso: essi danno per scontato che le nostre anime sono unite.
Rispettare tutto ciò che ci sta intorno, condividere e ringraziare continuamente, è un costante aiutarsi: ciò che dò a te, mi ritorna automaticamente.
Per loro il villaggio non è un gruppo di uomini, ma un unico individuo.
Lo sciamano utilizza inoltre strumenti che vengono tramandati da anziani che si erano occupati di guidare il gruppo prima di loro.
Il “copal”, per esempio, è una pianta che non produce tanta resina, ma questa viene raccolta con degli strumenti e bruciata produce un fumo freddo, bianco e profumato che fa da tramite nella connessione.
Con l’intenzione, parte di te si unisce al fumo che diventa un elemento di contatto con l’altra dimensione, per chiedere aiuto agli spiriti, per guarire e per ottenere benefici.
Lo sciamano guarisce con il copal, purificando l’aura dell’individuo.
Il fuoco dona luce, ed è sacro; lo sciamano è in grado di comunicare con esso e di utilizzarlo quando ne ha bisogno.
Tutti possiamo essere sciamani se pratichiamo questi rituali di pulizia e se manteniamo un perenne rispetto verso tutto ciò che sta al di fuori di noi.

Testimonianze di Chelazione

Testimonianze di Chelazione

Gentili Amici, di seguito pubblico alcune interessanti testimonianze:

Oriana:

Che cosa mi ha donato la Chelazione? Tantissima Energia e un profondo radicamento.
Mi ha aiutato a lasciare andare quello che non mi serve più, a fare pulizia nelle mie emozioni, a togliere magari la rabbia, il rancore che avevo in precedenza, a mettere le radici ancora più salde nella Terra e a diventare ancora più maestosa nei miei rami che si dirigono verso l’alto, creando un meraviglioso collegamento cielo-terra.
Quando pratico la Chelazione sugli altri riscontro bellissime sensazioni e anche loro percepiscono una grande pulizia.

Patrizia:

Frequentando i corsi Reiki di Chiara, ho avuto modo di incontrare persone che mi parlavano di una tecnica molto forte dagli effetti più svariati. Incuriosita ed attratta dal loro entusiasmo chiesi maggiori informazioni e, in seguito alle spiegazioni ricevute, decisi di seguire il corso.
La Chelazione è una tecnica che radica molto bene alla Madre Terra e ti aiuta a rimanere con i piedi per terra…
Ho notato che risulta molto piacevole per chi la riceve, le reazioni sono molteplici… risate, sussulti, pianti… inoltre aiuta anche l’operatore a fortificare la propria personalità e quindi, anche mentalmente si è molto più presenti e attenti.
Forte dell’entusiasmo che la Chelazione ha suscitato in me, posso solo consigliare di provarla e poi… giudicherete voi.

Roby:

Dopo avere intrapreso e scoperto il Reiki, interessato ad ampliare i miei orizzonti sulle tecniche energetiche Chiara mi propose di fare un corso di Chelazione, tecnica che come il Reiki non avevo mai sentito né conosciuto.
Ho partecipato al corso di primo livello senza nessuna aspettativa ma, alla fine, mi sembrava di essere un’altra persona ed ero felicissimo di avere fatto questa nuova esperienza.
E così è stato, mi sono innamorato subito di questa tecnica, nell’impararla e nel praticarla ho sentito un cambiamento dentro di me, molto più radicato a terra (cosa che consiglio a tutti) più concentrato e più rilassato.
Dopo avere fatto le dodici chelazioni necessarie ho voluto fare anche il secondo livello, non mi sembrava vero, mi sentivo più forte energeticamente, più presente e, importante, cominciavo ad ascoltarmi ed a capirmi.
Ad oggi che sono passati circa due anni dagli insegnamenti ricevuti ed ho perso il conto delle chelazioni che ho effettuato su amici parenti, per me rimane sempre un piacere praticarla, poiché mi concentro sulla madre terra e trascorro circa un’ora a tu per tu con questa energia che sento forte, piena, pulita, che a me dona sicurezza tranquillità mentre al ricevente riscontra ottimi risultati sia sul piano mentale che fisico.

Il Pensiero di Socrate

Il Pensiero di Socrate

Socrate, che insegnava alla gente a pensare con la propria testa, che permetteva a chiunque di capire e di capirsi, non imponeva mai cosa pensare. Eppure, come il Buddha e come Gesù, non ha scritto nemmeno una riga. Nulla. Lui non scriveva, eppure tuttora è uno dei personaggi storici più conosciuti.
“Io impedisco alla gente di addormentarsi”, diceva.
Il filosofo ateniese, rivolse il proprio interesse ai problemi morali per suscitare un risveglio collettivo delle coscienze, che è costante ricerca del sé, il “satori” dei buddhisti.
Lui che, prima di bere la cicuta, alzò la coppa e disse: “Brindo agli Dèi, perché mi aiutino nel cambio di residenza!”
Noi, nella nostra cultura, avevamo tutto: eravamo consapevoli della dualità della natura, giorno e notte, sole e luna, uomo e donna. Eravamo consapevoli che tutto in natura è buono e perfetto, e che l’armonia che essa ci dona è in grado di guarirci. Consapevoli che la vita è eterna, che la morte, come la nascita, è solo un passaggio. Sapevamo che trovare il proprio vero Sé è la cosa più difficile, ma che se qualcuno riesce a raggiungere quest’obiettivo, raggiunge la massima realizzazione.
Eppure cerchiamo sempre più lontano, cerchiamo in altri luoghi, in altre culture. Ma la Chelazione arriva dal Cristianesimo. Daskalos parlava degli insegnamenti dei primi Cristiani, quelli che si facevano uccidere pur di non rinunciare alla Messa.
Sappiamo perché? Ci possiamo anche solo lontanamente immedesimare in questi nostri antenati che reputavano i propri culti importanti quanto o forse più della vita stessa?
Il potere delle tecniche energetiche. Il potere del pensiero libero. Sono tutti insegnamenti antichi, che ci portiamo nel DNA.
Se riuscissimo a liberarci da schemi mentali inutili, in grado solo di bloccarci, potremmo guardarci dentro e riscoprire tutti nostri poteri innati.

La Colomba Bianca

La Colomba Bianca

La “Colomba Bianca” che vola, in occidente, nel nostro immaginario collettivo è sempre stato simbolo di salvezza e di purezza.
Nella Chelazione viene utilizzato come simbolo protettivo quando si vanno ad utilizzare vibrazioni molto alte, o comunque si esce dalla propria dimensione, dal proprio spazio-realtà ordinaria.

Padre Cielo e Madre Terra

Padre Cielo e Madre Terra

La dualità tra il Padre Cielo e la Madre Terra viene ripresa nel metodo più avanzato della Chelazione, raffigurata anche da Gesù (il maschile) e la Madonna (il femminile) come due energie duali che si richiamano e si completano.
Daskalos sosteneva che una sola di queste energie non può donare il perfetto equilibrio se non è ben bilancita con l’altra.

Articoli Recenti

Piccola guida alla meditazione

20 Aprile 2021

Non preoccuparti

17 Marzo 2021

L’Aspettativa

19 Febbraio 2019

“Lo Sciamano” di Citlalli Castañeda

26 Agosto 2018

Testimonianze di Chelazione

31 Marzo 2018

Il Pensiero di Socrate

5 Giugno 2017

La Colomba Bianca

28 Aprile 2017
Padre Cielo e Madre Terra

Padre Cielo e Madre Terra

27 Aprile 2017
Archivi
Commenti recenti