Il Pensiero di Socrate

Socrate, che insegnava alla gente a pensare con la propria testa, che permetteva a chiunque di capire e di capirsi, non imponeva mai cosa pensare. Eppure, come il Buddha e come Gesù, non ha scritto nemmeno una riga. Nulla. Lui non scriveva, eppure tuttora è uno dei personaggi storici più conosciuti.
“Io impedisco alla gente di addormentarsi”, diceva.
Il filosofo ateniese, rivolse il proprio interesse ai problemi morali per suscitare un risveglio collettivo delle coscienze, che è costante ricerca del sé, il “satori” dei buddhisti.
Lui che, prima di bere la cicuta, alzò la coppa e disse: “Brindo agli Dèi, perché mi aiutino nel cambio di residenza!”
Noi, nella nostra cultura, avevamo tutto: eravamo consapevoli della dualità della natura, giorno e notte, sole e luna, uomo e donna. Eravamo consapevoli che tutto in natura è buono e perfetto, e che l’armonia che essa ci dona è in grado di guarirci. Consapevoli che la vita è eterna, che la morte, come la nascita, è solo un passaggio. Sapevamo che trovare il proprio vero Sé è la cosa più difficile, ma che se qualcuno riesce a raggiungere quest’obiettivo, raggiunge la massima realizzazione.
Eppure cerchiamo sempre più lontano, cerchiamo in altri luoghi, in altre culture. Ma la Chelazione arriva dal Cristianesimo. Daskalos parlava degli insegnamenti dei primi Cristiani, quelli che si facevano uccidere pur di non rinunciare alla Messa.
Sappiamo perché? Ci possiamo anche solo lontanamente immedesimare in questi nostri antenati che reputavano i propri culti importanti quanto o forse più della vita stessa?
Il potere delle tecniche energetiche. Il potere del pensiero libero. Sono tutti insegnamenti antichi, che ci portiamo nel DNA.
Se riuscissimo a liberarci da schemi mentali inutili, in grado solo di bloccarci, potremmo guardarci dentro e riscoprire tutti nostri poteri innati.


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